Descrizione
L’alimentazione tradizionale contadina si basava sui cereali. I pendii della valle, come emerge anche dalle mappe catastali del 1856, erano costellati da campi che, in estate, si tingevano d’oro. Si coltivavano segale, orzo, avena e, nelle zone soleggiate, mais e frumento. La segale, tipico cereale di montagna, é resistente al freddo, ha un breve ciclo vegetativo e cresce anche su terreni aridi. Era presente abbondantemente in Valle da secoli; da documenti si evince infatti che, fino alla fine del XVII secolo, i tetti dei fienili erano in paglia di segale, sostituita successivamente da scandole di larice.
Con l’orzo intero si cuocevano soprattutto minestre, mentre, tostato e macinato, si usava per il caffè. L’avena era destinata all’alimentazione animale. La grande importanza che i cereali hanno rivestito per secoli nell’economia locale si riflette nell’architettura e in cognomi e soprannomi. (Corn, Milpòch).
La macinazione dei cereali richiedeva strutture apposite: in Valle erano quindi presenti numerosi mulini. Potevano essere ad una o tre ruote. Una serie di ingranaggi in legno trasmetteva dalle ruote alle macine o al pestino per l’orzo.
Nell’ambito della realizzazione di un Museo sul territorio della comunità mòchena, il Kulturinstitut ha acquistato e restaurato un antico mulino di Roveda, alimentato dall’acqua del Rio Rigolor. Situato in posizione strategica, nei pressi del sentiero che porta a Falesina, è visitabile da aprile agli inizi di novembre. Nel campo a monte della struttura ci sono coltivazioni tradizionali di cereali.
Come arrivare
Il mulino si trova al km 3 della strada provinciale 233 di Roveda Oachlait ed è collegato da una strada di circa 300 metri percorribile comodamente a piedi.